E adesso faccio coming out!
Il Corso di scrittura gratuito sta qua dal 2009 e non l’ho mai usato per promuovere i miei film o i miei libri. Faccio un’eccezione e vi spiego perché, tanto siamo fra gente che scrive, posso fare coming out.
Ho tentato di scrivere il mio primo romanzo a 9 anni: erano 10 pagine scopiazzate dall’Isola del Tesoro, le ho ancora.
A 21 ho finito il primo romanzo, a 23 il secondo, a 27 il terzo. Poi li ho buttati via tutti perché la scrittura mi pareva molto buona ma la trama faceva schifo.
La verità è che mi sono messo a studiare sceneggiatura solo per imparare come diavolo si facesse a creare nei miei romanzi una trama bella, necessaria, precisa come un destino. Poi studiando mi sono appassionato e ho fatto lo sceneggiatore per anni: ho scritto 30 film, molti pure andati bene.
Ma chi scrive, deve chiudere le storie, così ho deciso di far felice quel bambino di 9 anni. Dopo tante commedie, ho iniziato a dire “no” ai produttori e mi sono fermato a scrivere un romanzo drammatico.
Be’, volete sapere?
Sembra che abbia funzionato.
In pratica, tutti quelli che finora lo hanno letto, dicono che la storia è bellissima, ti rapisce e non ti molla più. Forse, in soli 30 anni, sono riuscito a trasformare il mio punto di debolezza in punto di forza 😀.
Che vi devo dire? Quel vecchio bambino sarà felice se leggete il romanzo, se ne parlate in giro, se gli scrivete la vostra opinione. Ovviamente sincera, perchè ai bambini le bugie degli altri non piacciono: amano solo le loro, come gli scrittori.
Se lasciate un commento a fondo pagina, sarà pubblicato come quelli che trovate qua sotto, buono o cattivo che sia. Sennò potete scriverlo sulla mia pagina Facebook che sarà anche la nuova “voce” del corso. Per essere aggiornato sulle novità, basta andare lì e mettere un “mi piace” alla pagina.
Chi vuole può leggere le prime 12 pagine qua.
Per comprarlo, o il vostro libraio di fiducia oppure qua, magari lasciando poi una recensione.
incipit
«E così, dopo 17 anni e 10 mesi vissuti più o meno da bravo ragazzo, Lele si trovò davanti alla Questura dove indagavano per l’omicidio che aveva commesso.»
Il Corriere della Sera
Bonifacci trascina il lettore nel buco nero del ragazzo, gli fa ascoltare il respiro affannato, gli fa toccare il panico del rimorso, in un andamento narrativo che ha il battito del thriller; descrive le fragilità brutali degli adolescenti, quell’età in cui ogni scelta e ogni sbaglio sembrano assoluti in un continuo saliscendi emotivo.
Il Blog di Luca De Biase
Il motivo per cui questo romanzo non è soltanto un grande godimento ma un’esperienza importante per chi vuole sapere come sta la nostra società, è la sua precisione nella descrizione dei personaggi e nella dovizia di dettagli che si riconoscono come palesemente veri. Quando un romanzo si fa adottare perché chiaramente serve a vedere quello che abbiamo sotto gli occhi ma non abbiamo la pazienza di guardare (…)
Claudio Bisio parla del libro
Opinioni dei lettori
Qua pubblico le recensioni di lettori, anche quelle negative (a oggi, 23-11-2020, non ne sono arrivate).
La recensione deve essere pubblica, sennò i malpensanti dicono che me le scrivo da solo e censuro quel che non mi piace.
Quindi bisogna pubblicarla su Facebook e taggare la mia pagina, oppure scriverla qua sotto nei commenti. In alternativa, potete lasciare la vostra recensione anche su Amazon o altri siti che frequentate. Sempre sincera, però: Al “giro della verità” le bugie non servono e non piacciono.
Ho letto il libro con grande curiosità, visto la stima che nutro per Bonifacci. Mi ha sorpreso soprattutto per il modo con cui si è calato nell’universo adolescenziale, frutto di un approfondimento ed un processo di identificazione non scontati. Almeno a me ha fatto rivivere, con le dovute differenze di contesto, sensazioni, conflitti ed emozioni di quei stramaledetti e meravigliosi anni. Tutti li abbiamo vissuti ma se diventi genitore l’esperienza non serve e non basta a comprendere ed interpretare l’adolescenza dei tuoi figli.
Mi è piaciuta inoltre come si svolge la trama e la miscela dosata di dramma e sottile vena ironica.
Da un lettore forte e scrittore alle prime armi.
Non mi attirava il tema adolescenti-droghe, ma le recensioni mi avevano incuriosito. Che dire? Non si riesce a mollare, struttura e scrittura perfette, senza sbavature. Unisce profondità e leggerezza. Si sente il mestiere dello sceneggiatore, ma non solo. Ho amato questo libro perché rivela che le vere fragilità sono quelle degli adulti e riporta al centro le questioni di classe e di privilegio, con una forza ideale che trapela dai toni della commedia popolare. E perché è puro piacere della lettura. Mi sono ritrovata, giorni dopo, a vivere con i personaggi, a domandarmi se durerà tra i genitori di Lele, a chiedermi preoccupata cosa farà nei prossimi anni Serena. Ma a volte, da grandi, si deve semplicemente accettare che c’è chi la verità non la riesce a sostenere. Grazie.
semplicemente splendido! mi ha riportato ai miei anni adolescenziali, alle mie prime esperienze, alle mie infinite paura perché, per quanto meravigliosa, l’adolescenza è un periodo pieno di timori. Grazie sig. Bonifacci, posso soltanto dirLe che, leggendo quanto ha scritto, mi sono commossa. Adriana
Semplicemente splendido! quanto vorrei poter attrarre il lettore con la stessa intensità con la quale Lei sa attrarre! Grazie Adriana